archivio - Cooperative Riunite di Cascina Dé Gatti

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Il termine Epifania deriva dal greco ”Epifaneia”, cioè “manifestazione”, “illuminazione”, si riferisce al primo manifestarsi dell’umanità e divinità di Gesù Cristo ai Re Magi, dieci giorni dopo la sua nascita.

Epifania - Usanze della festa

Nelle campagne, la notte dell'Epifania era considerata una notte magica, durante la quale gli animali potevano parlare.
Di questo è rimasto il proverbio: "La notte di Befana nella stalla parla l'asino, il bove e la cavalla".
Sempre nella notte tra il 5 e il 6 gennaio, in alcune regioni c'era, e forse ancora c'è, l'usanza dei "befanotti" e delle "befane", giovani che accompagnati da una sorta d'orchestrina, vanno di casa in casa a cantar strofette chiedendo in cambio generi alimentari con i quali fare festa.
In alcune regioni del nord, in particolare Friuli e Venezia Giulia, si preparano i pignarui, grandi falò, e dalla direzione che prende il fumo, gli anziani traggono previsioni.
Nel Medioevo, nel giorno dell'Epifania si consacravano le pietre preziose che avrebbero adornato i paramenti e gli oggetti sacri.


 
 
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